La comfort zone

La comfort zone

Ultimamente si sente spesso parlare di Comfort Zone e di quanto sia importante cercare di uscire il più possibile dai suoi confini.

Ma di cosa si tratta esattamente?

La Comfort zone: che cos’è?

Per comfort zone si intende la condizione mentale all’interno della quale agiamo e viviamo la nostra vita senza particolari incertezze e preoccupazioni.
Rappresenta il nostro posto sicuro all’interno del quale le cose sono familiari e ci sentiamo a nostro agio.
Il vantaggio di questa condizione è che ci permette di mantenere bassi i livelli di ansia e di stress.
Questo perché nella nostra zona di comfort siamo i padroni, abbiamo il controllo della situazione.

Ma se si sta così bene all’interno della comfort zone, perché si sente parlare così spesso di uscirne?

Perché il sentimento di sicurezza che ci dà ha un prezzo.

Consideriamo, ad esempio, di chiedere alla persona che ci piace di uscire con noi. È normale sperimentare, in questi casi, una certa timidezza.
Allo stesso tempo è possibile esserci trovati a dover affrontare alcuni timori sull’esito dell’impresa.
Ci sono due possibilità per gestire la situazione:

  • Accettare e affrontare queste sensazioni “spiacevoli” e chiedere all’altra persona di uscire

  • Rimanere nella nostra comfort zone; d’altronde non ci obbliga nessuno ad uscire, no?

Se scegliamo la prima strada, questa ci dà la possibilità di intraprendere una relazione con questa persona.
D’altra parte, rimanere dentro la comfort zone ci consente di evitare il rischio di un rifiuto, ma non sapremo mai se l’altra persona avrebbe ricambiato.

Più in generale non uscire mai dalla propria comfort zone comporta avere un approccio passivo verso il mondo che ci circonda. Infatti, rimanere ancorati ad essa per molto tempo ci ingabbia in una vita prevedibile, gestibile, controllabile, conoscibile, quindi anche piatta e senza stimoli.

A volte la nostra comfort zone può diventare la nostra prigione in quanto:

  • Non si cresce

  • Non si evolve

  • Non si cambia

Perché è difficile uscire dalla comfort zone?

Immaginiamo di trovarci davanti ad un bivio. Da un lato si trova la strada a noi nota e conosciuta. Dall’altro invece si trova una strada nuova che non abbiamo mai percorso prima. Da che parte andare?

Questa è una scelta che ci troviamo a compiere giorno, anche solo nelle piccole cose quotidiane.

Uscire dalla zona di comfort vuol dire questo. Abbandonare la nostra routine e i meccanismi che ci assicurano di tenere sotto controllo le cose intorno a noi. Iniziare a fare ciò che non siamo capaci di fare o che ci provoca difficoltà emotive.

Possiamo individuare almeno due elementi che ci trattengono quando proviamo ad uscire dalla comfort zone.

Il primo sono le abitudini, dal momento che:

  • costituiscono le fondamenta della nostra comfort zone. Stabiliscono il confine oltre il quale abbiamo difficoltà ad agire;

  • rappresentano situazioni in cui sappiamo cosa aspettarci e di conseguenza che cosa fare. Ci danno sicurezza;

  • minimizzano l’incertezza, dandoci la sensazione di avere tutto sotto il nostro controllo.

In secondo luogo, uscire dalla comfort zone comporta affrontare l’incertezza, l’ignoto di ciò che non conosciamo bene:

  • cambiamento e novità comportano sempre una certa dose di incertezza;

  • l’incertezza ci fa paura, è in grado di causare in noi uno stato d’ansia a cui non siamo abituati;

  • la paura di esporsi all’incertezza interferisce con il nostro senso di autoefficacia e pertanto con la nostra capacità di agire in certe situazioni.

Anche se può diventare scomoda, la comfort zone rappresenta ciò che conosciamo e solitamente preferiamo rimanere al suo interno piuttosto che affrontare l’incertezza del cambiamento.

Ma se provassimo a fare un passo fuori? Cosa potrebbe succedere?

Cosa c’è al di fuori della comfort zone?

Ritorniamo al momento in cui abbiamo imparato a guidare la macchina. Le prime volte la nostra attenzione era al massimo. Probabilmente abbiamo sperimentato un po’ di ansia e magari un po’ di paura. Premere l’acceleratore, alzare gradualmente il piede dalla frizione per non parlare del maneggiare il cambio. Una vera impresa stare dietro a tutte queste cose contemporaneamente.

Poi facendo pratica abbiamo preso sempre più confidenza, fino ad arrivare al momento in cui possiamo guidare senza dover prestare attenzione ad ogni singolo passaggio, ormai automatizzato.

La Learning Zone è quella situazione in cui non siamo sicuri di cosa dobbiamo fare o ci troviamo davanti ad un compito più complesso del solito e appena oltre le nostre capacità. In questo stato possiamo sperimentare ansia, paura ma anche eccitazione. Allo stesso tempo però è proprio in questo modo che possiamo ampliare la nostra Comfort zone.

Passare del tempo nella nostra learning zone ci consente di preparaci meglio ai cambiamenti, aprirci a nuove situazioni e contesti, ad aumentare la fiducia nelle nostre capacità.

La nostra possibilità di crescere e migliorare avviene quando lasciamo la nostra Comfort Zone per esplorare la Learning Zone.

Quindi uscire dalla nostra comfort zone ci dà l’opportunità di crescere e imparare perché ci permette di:

  • sperimentare noi stessi in altri luoghi o situazioni;

  • conoscere meglio noi stessi, le nostre reazioni e le nostre emozioni;

  • scoprire nuove parti di sé;

  • scoprire nuove possibilità di essere;

  • scoprire nuove possibilità di agire;

  • individuare le nostre risorse;

  • apprendere il nuovo;

  • cambiare ed evolvere;

  • credere di più in sé stessi e nelle proprie capacità;

  • accrescere l’autostima.

Come uscire dalla comfort zone?

Una cosa da tenere sempre a mente è quella di cercare di fare un passo alla volta. Un minimo livello d’ansia è positivo perché ci mantiene vivi, ci rafforza e ci aiuta a migliorare. Non c’è bisogno di lanciarsi nel vuoto senza paracadute! Possiamo uscire con calma, fermandoci dove paura e ansia cominciano a crescere troppo in fretta.

Infatti, se l’insicurezza e l’ansia diventano eccessive il rischio è quello di entrare nella Panic Zone, all’interno della quale le nostre capacità subiranno un calo e sarà difficile raggiungere dei risultati.

Scegliere obiettivi che siano per noi sfidanti e significativi ci consente di evitare questa situazione. Non troppo ansiogeni o esageratamente complessi, ma stimolanti perché appena al di sopra delle nostre capacità e raggiungibili con un piccolo sforzo!

Occorre però fare una precisazione. È importante imparare a lasciare la zona di comfort, ma senza che questo diventi un’ossessione. Di tanto in tanto è utile poter ritornare in uno spazio sicuro dover poter processare in pace le nostre esperienze!

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